Melanoma a diffusione superficiale


Melanoma nodulare


Melanoma acrale lentigginoso


(da C. Urso: Lesioni melanocitiche cutanee. Guida alla diagnosi istologica, Suppl.2/96 Derm. Amb.1996)


Melanoma su lentigo maligna


Il melanoma cutaneo

Il melanoma cutaneo è un tumore che può insorgere virtualmente in qualsiasi regione cutanea. Si distinguono 4 tipi di melanoma.

Il melanoma a diffusione superficiale è una lesione piatta o poco rilevata, disomogeneamente pigmentata, marrone, nera o roseo-grigia, con aree bianche di depigmentazione, asimmetrica, a margini frastagliati e irregolari, da 1 a più centimetri di diametro, che presenta uno o più noduli. I noduli sono interamente o parzialmente pigmentati, talora acromici. Istologicamente la lesione è grande e asimmetrica. La componente invasiva è composta da melanociti atipici rotondi epitelioidi, fusati o nevocitosimili, che invadono il derma e l'ipoderma, in nidi discreti, in formazioni alveolari o più massivamente. Le melanina è contenuta nel tumore in quantità variabile, sia nelle zone superficiali che profonde, e può anche mancare (forme acromiche). Nelle forme invasive iniziali i melanociti atipici invadono il derma papillare in nidi o in formazioni alveolari discrete; in seguito tendono a riempire tutto il derma papillare e dopo infiltrano il derma reticolare. Talora il tumore assume un aspetto polipoide, esofitico, con eventuale ulcerazione epidermica. L'epidermide adiacente alla componente invasiva mostra un quadro tipo melanoma in situ: numerosi melanociti atipici rotondeggianti, isolati o in nidi polimorfi, confluenti, anisodimensionali, invadono tutti gli strati epidermici (quadro pagetoide). Più distalmente la severità della proliferazione melanocitica si attenua fino alla cute sana. Il tratto di epidermide interessato in genere è esteso, comunque più di tre creste interpapillari. Alla base del tumore e continuantesi al di sotto della componente in situ un denso infiltrato linfoistiocitico a banda. A volte zonalmente la proliferazione melanocitica i scompare, persistendo solo la banda flogistica sottostante con melanofagi, vasi e fibrosi (regressione).

Il melanoma su lentigo maligna è una macchia estesa, bruno-nera, irregolarmente pigmentata, con una o più noduli rilevati, in aree fotoesposte (faccia, collo, estremità) di soggetti anziani. E' la fase invasiva della lentigo maligna. Comprende circa il 5% dei melanomi. Istologicamente Il nucleo centrale della lesione, asimmetrica, è formato da melanociti atipici, perlopiù fusati, che infiltrano il derma o talora anche l'ipoderma. Le cellule mostrano spiccato polimorfismo e anisodimensionalità e formano fasci irregolarmente intersecati. Il contenuto di melanina è variabile. Lateralmente l'epidermide, ipotrofica e appiattita, mostra un aumento numerico di melanociti atipici, spesso fusati, singolarmente disposti lungo la giunzione dermo-epidermica e nello strato basale dei follicoli piliferi. E' raro che i melanociti formino piccoli nidi nello strato basale, talora essi si osservano negli strati superiori. Il derma superficiale mostra elastosi solare, melanofagi, e un denso infiltrato linfocitico, a banda.

Il melanoma nodulare è un nodulo, talora polipoide e/o ulcerato, di colore nero, bluastro o roseo; la cute adiacente non è pigmentata. Istologicamente è un nodulo costituito da melanociti atipici, rotondi, talora pagetoidi, con ampio citoplasma, chiaro o debolmente roseo, talora contenenti melanina in fini granuli, che infiltrano profondamente il derma, talora anche l'ipoderma, in formazioni alveolari o solide. Sono rare le forme che infiltrano solo il derma papillare (III livello). I nuclei sono grandi, atipici, iper- o ipocromatici, vescicolosi (nuclei vuoti), con nucleolo prominente ed eosinofilo. Le mitosi e necrosi cellulare sono presenti. La melanina è contenuta nel tumore in quantità variabile, sia nelle zone superficiali che profonde, e può anche mancare (forme acromiche). Alla base del tumore o tra le cellule neoplastiche si può osservare un infiltrato linfoistiocitico. L'epidermide è infiltrata dai melanociti atipici e può essere ulcerata, ma le cellule tumorali tendono sopratutto a infiltrare verso il basso; il quadro epidermico francamente pagetoide manca o è minimo. Lateralmente alla componente invasiva si osserva l'epidermide indenne da proliferazione melanocitica atipica o coinvolta solo per un breve tratto, non superiore a tre creste interpapillari.

Il melanoma acrale lentigginoso è una macchia estesa, marrone-nera, irregolarmente pigmentata, con zone grigie per lo spessore dello strato corneo o biancastre per aree di regressione, a contorno irregolare, localizzata al piede (specie pianta e tallone) o alla mano (palmo), talora subungueale, che presenta noduli bruno-neri, talora ulcerati. Istologicamente la lesione, grande e asimmetrica, è costituita da melanociti atipici perlopiù fusati, che raccolti in fasci infiltrano il derma, talora anche l'ipoderma. Le cellule, anche epitelioidi o nevocito-simili, contengono talora melanina in fini granuli. Le melanina, contenuta nel tumore in quantità variabile, sia nelle zone superficiali che profonde, può anche mancare (forme acromiche). Alla base del tumore si può osservare un infiltrato linfoistiocitico lichenoide, frequente la desmoplasia, assente l'elastosi solare. L'epidermide, notevolmente iperplastica e con alte papille, è infiltrata dai melanociti atipici e può essere ulcerata; lateralmente mostra un aumento numerico di melanociti atipici, grandi rotondi, pagetoidi, fusati o dendritici, perlopiù singolarmente disposti lungo la giunzione, ma anche negli strati superiori, compreso il corneo, molto ispessito.

pag. 1

Le altre pagine

Home Page: Dermatopatologia - Dr. C. Urso
pagina 1: Il melanoma cutaneo
pagina 2: Diagnosi istologica del melanoma cutaneo
pagina 3: Melanoma su nevo
pagina 4: Infiltrazione e pseudoinfiltrazione
pagina 5: Carcinomi sudoripari
pagina 6: Il linfonodo sentinella nel melanoma
pagina 7: Dermatiti bollose
pagina 8: Il nevo di Spitz
pagina 9: Fattori prognostici nel melanoma cutaneo
pagina 10: Il nevo displastico
pagina 11: Dermatofibrosarcoma protuberans
pagina 12: Il melanoma in situ
pagina 13: Il carcinoma a cellule di Merkel
pagina 14: Il carcinoma basocellulare
pagina 15: Il melanoma in età pediatrica
ultima pagina: Commenti, opinioni, domande